CORSO PER RESPONSABILE TECNICO DI TINTOLAVANDERIE

Ai blocchi di partenza il primo corso di formazione professionalizzante per responsabile tecnico di Tintolavanderie.

Ad organizzalo l’Istituto Veneto per il Lavoro, braccio operativo nella formazione di Confartigianato Imprese Veneto che lo realizzerà in collaborazione con le strutture provinciali della formazione ad esso associate.
Da sottolineare che la frequenza al percorso formativo ed il superamento dell’esame finale, come per altro stabilito dalla circolare MISE n° 31045 del 18.2.2011, ha valenza nazionale di titolo di formazione professionale.   
Pertanto, chiunque in Italia avesse intenzione di acquisire la qualifica di “responsabile tecnico di tinto lavanderia a valere sulla legge 84 del 2006, può tranquillamente compilare la pre adesione allegata e spedirla agli indirizzi indicati. Verrà contattato successivamente per i dettagli sulla sede e sulle date di realizzazione.   

Programma del corso e scheda interesse

COMUNICAZIONE AL SUAP PER IL RESPONSABILE TECNICO

E' scaduto il 28 luglio il termine per designare il responsabile tecnico  

Si ritiene oppprtuno ricordare che il 28 luglio 2014 è scaduto per le imprese che già esercitavano attività di tintolavanderia , ( legge regionale n. 24 entrata in vigore il 28 luglio 2012), per designare un responsabile tecnico, in possesso di almeno uno dei requisiti di idoneità professionale di cui all'articolo 2, comma 2, della legge n. 84/2006 e successive modificazioni, comunicandolo esclusivamente in via telematica allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) territorialmente competente onde evitare la sanzione pecuniaria prevista oltre alla chiusura dell'attività sino alla regolarizzazione.

Ricordiamo inoltre che in riferimento al comma 4 art 4 della legge 84/2006 nella sede principale e in tutti i punti di raccolta deve esserci un semplice cartello con i riferimenti della ditta che esegue il servizio, denominazione indirizzo e nome del responsabile tecnico designato. 
Se il servizio è svolto a domicilio le stesse informazioni devono essere indicate nei documenti fiscali (scontrino etc).
Per la comunicazione relativa il responsabile tecnico  da parte delle imprese associate sono a disposizione gli uffici  "Punto Impresa" territoriali di Confartigianato

Canone Rai: lettera del Presidente Vaccarino (CNA) alla Presidente Rai Tarantola

CANONE SPECIALE RAI
 
Lettera aperta del Presidente Cna Vaccarino alla Presidente RAI A. Maria Tarantola
 
“Siamo sconcertati e preoccupati. Dopo due anni si torna a colpire nel mucchio”.
 
Il Presidente della Cna, Daniele Vaccarino, ha inviato una lettera aperta al Presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, sul problema del canone speciale Rai per artigiani, piccole imprese e professionisti.
 
“Gentile Presidente – scrive Vaccarino – mi rivolgo a Lei con questa lettera aperta per un motivo molto sentito – giustamente - dagli artigiani, dalle piccole imprese e dai professionisti italiani, che mi onoro di rappresentare. Si tratta della richiesta di pagamento del canone speciale che la Rai ha inviato indiscriminatamente”.
“Per la seconda volta, ci troviamo di fronte a questa incresciosa situazione. Nel 2012, l’allora ministro Corrado Passera emanò una circolare per individuare i soggetti effettivamente tenuti a versare il canone speciale Rai. A due anni da quei chiarimenti, muovendo dallo stesso errato presupposto,
la Rai torna a colpire nel mucchio con lo strumento dell’invio massivo di generici ‘solleciti di pagamento’ (con allegati bollettini) che, nella sostanza, scaricano l’onere della prova sui destinatari”.
A nome dei miei associati e, ritengo, di tutti gli artigiani, i piccoli imprenditori e i professionisti italiani, penso francamente che le modalità applicate per questa richiesta siano inaccettabili. Essa genera, infatti, sconcerto e preoccupazione tra tutte le categorie coinvolte. Soprattutto tra i tanti che, non essendo tenuti al versamento del canone speciale Rai, dovranno tuttavia sprecare tempo per rispondere a una richiesta infondata. Ancora una volta, come vede, le categorie produttive sono chiamate a farsi carico di incombenze altrui, sottraendo alla loro attività  energie preziose”.
“Siamo sicuri – conclude Vaccarino - che comprenderà i nostri rilievi e confidiamo che possa essere messo in campo ogni strumento per risolvere definitivamente il problema del canone speciale Rai, individuando una volta per tutte i soggetti tenuti al suo pagamento”.

Autorizzazione scarichi assimilabili: novità in Regione Veneto

AMBIENTE
DGR su AUA ed autorizzazione scarichi assimilati

A seguito di un intervento dell’Ufficio Ambiente della Confartigianato Imprese Veneto sull'Assessore Regione competente, finalizzato a semplificare ulteriormente il carico amministrativo che grava sulle imprese con  scarichi reflui assimilati ai domestici, si segnala l’importanza della delibera Regionale ottenuta.

Si tratta della DGR n. 622 del 29 aprile 2014  pubblicata sul BUR del 27 maggio 2014.
In particolare con questa delibera la Regione sancisce che gli scarichi di acque reflue domestiche e gli scarichi di acque reflue assimilate alle reflue domestiche (come quelle delle lavanderie a secco*) non rientrano nella disciplina della nuova Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.)
Una esclusione che si traduce in un risparmio di tempo e denaro. Non sarà infatti necessario rivolgersi periodicamente agli Sportelli Unici per le Attività Produttive SUAP operativi in ogni Comune le cui pratiche hanno un costo.
Nella Delibera si ribadisce anche che per gli scarichi di acque reflue assimilate alle reflue domestiche che recapitano in pubblica fognatura non dovrà essere emesso alcuno specifico atto autorizzativo, bensì solo un consenso/nulla-osta, senza scadenza, rilasciato dal gestore del Servizio Idrico Integrato, finché non intervengano variazioni significative dello scarico.
Ciò comporta per le imprese di Pulisecco operanti in regione dotate anche di macchinari ad acqua (con i limiti ed i requisiti previsti dalla delibera n°842 del 15 maggio 2012 e pubblicata sul Bur n. 43 del 05/06/2012*), non sono più tenute al rinnovo periodico dell’autorizzazione allo scarico. 

* Ricordiamo che la norma Regionale, valida dal 5 giugno 2012, – delibera n°842 del 15 maggio 2012 e pubblicata sul Bur n. 43 del 05/06/2012 – prevede che le acque reflue delle “Lavanderie e stirerie con impiego di lavatrici ad acqua analoghe a quelle di uso domestico e che effettivamente trattino non più di 100 kg di biancheria al giorno” vengono considerate equivalenti a quelle domestiche. 

Consulenti e Tecnici

Consulenti e Tecnici

Studio Frasson A.F. Consulting snc

Consulenza di Direzione e Supporto Certificazione

Sistemi di Gestione per la qualità

www.studiofrasson.it

Uffici Legali

Uffici Legali

Avvocati:

Avv. Andrea Galtarossa

andrea.galtarossa@ordineavvocatipadova.it

Legale Luca Bandiera

lucabandiera@pec.ordineavvocatitreviso.it

Laboratori di analisi tessili

Laboratori di analisi tessili

Ritex - Laboratorio Ricerca e Analisi Tessili (Vicenza - Veneto)
www.labritex.com
Istituto Buzzi (Prato Toscana)
www.itisbuzzi.it
Laboratorio Analisi e Controllo Qualità - I.T.I.S. "Q. Sella"
www.itis.biella.it/labs/
Centro Tessile Serico, Società Consortile (Como - Lombardia)
www.textilecomo.com
Lanartex srl – Laboratorio analisi e perizie su tessuti, pellami, accessori metallici, acque reflue (Montemurlo - Toscana)
www.lanartex.it