Sportello del Pulitintore Viaggio al centro della controversia
Comincia con questo primo caso, reale, il “viaggio al centro della controversia” che lo sportello del Pulitintore -grazie alla esperienza acquisita in questi primi anni di attività-, in collaborazione con Cna e Confartigianato, propone a tutti voi lettori di Detergo nella miriade di casi, contestazioni, situazioni originali che quotidianamente avvengono tra consumatori e pulitintori dopo una prestazione di manutenzione, e non solo.
Un modo originale per avere delle risposte piuttosto che indicazioni su come comportarsi nell’evenienza.
Parte da qui anche un “dialogo” con i lettori. In fondo alla pagina troverete la possibilità di fare una domanda al nostro legale esperto che vi risponderà nelle prossime edizioni della rivista.
Buona lettura e grazie della collaborazione
Il fatto
Una pulisecco di San Donà di Piave (VE), alcuni mesi fa, ha subito un furto (naturalmente ha sporto formale denuncia presso l’autorità giudiziaria).
Tra quello che i ladri hanno portato via c’erano però dei capi importanti: cinque vestiti da sposa che, sia per il valore intrinseco dell’oggetto sia per quello affettivo, sono risultati un danno importante per i clienti.
La richiesta risarcitoria
11 mila euro i danni quantificati dalle signore che si sono rivolte ai loro legali per ricevere “soddisfazione” dalla titolare della pulitura a secco che, ricordiamo, per il Codice Civile è responsabile della custodia dei capi che ha manutenuto sino alla loro riconsegna al cliente.
Gli elementi distintivi
Relativamente alla vicenda è opportuno evidenziare che:
la pulisecco, caso non così diffuso come dovrebbe, era assicurata per il furto e la compagnia si è impegnata a liquidare il valore dei capi senza problemi.
Da sottolineare l’importanza di essere assicurati per furto, a nostro parere una copertura essenziale soprattutto quando nel pieno della stagione si trovano a custodire numerosi capi.
la pulisecco in questione non aveva ha la polizza tutela legale che avrebbe potuto sollevarla di tutte le spese sia in fase stragiudiziale che in fase giudiziale.
La pulisecco ha comunque ritenuto che le richieste di risarcimento a “pieno costo” dei capi in questione non fosse equo e si è rivolta allo sportello del pulitintore. Un risarcimento elevato averebbe comunque inciso fortemente sul premio assicurativo futuro.
Avute le prime indicazioni di come muoversi ha dato successivamente incarico al suo studio legale per definire un risarcimento adeguato al fatto che i capi non erano nuovi e che i matrimoni erano già avvenuti quindi nessun danno morale.
L’avvocato della pulisecco ha condotto una serrata trattativa con i colleghi delle controparti
Epilogo
Quattro posizioni su cinque si sono definite in fase stragiudiziale con un risarcimento complessivo di 5mila euro. Di media un 40% in meno rispetto al valore inizialmente indicato
Una sola posizione non è definita e quindi le parti sono in giudizio per la quantificazione del valore del capo. La posizione giudiziale pende davanti al giudice di pace di San Donà di Piave.